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by Jina Oct 31. 2019

Addio agli eroi

“Turandot” dello Staatstheater Darmstadt

https://www.staatstheater-darmstadt.de/veranstaltungen/turandot.464/

L'opera “Turandot” narra la storia eroica di Calaf che vuole diventare un eroe e conquistare un mondo sconosciuto chiamato "Turandot”. In Cina, nel palazzo imperiale, vive la bella e gelida principessa Turandot. Chi la conquista, conquista anche l'accesso al grande impero della Cina: per questo motivo arrivano da tutto il mondo numerosi sfidanti. Per poter sposare Turandot bisogna risolvere tre indovinelli, ma se non si dà la risposta giusta, le conseguenze saranno terribili. Infatti, chi fallisce viene giustiziato. Molti eroi hanno affrontato questa sfida quasi impossibile e alla fine sono stati decapitati. Il sangue non si ferma sul luogo d’esecuzione, e la notorietà di Turandot continua ad aumentare.


Calaf, il principe di un paese in rovina, tenta la sorte perchè posseduto dalla bellezza di Turandot. Potrebbe essere l'unica via per risollevare il suo regno. Suo padre Timur, dopo aver perso il suo paese ed essere diventato cieco, teme di perdere il suo unico figlio. Accanto al padre e a suo figlio c'è una schiava, Liu, che si prende cura con dedizione di Timur. Liu è segretamente innamorata di Calaf dal momento in cui lui le ha batto il cuore con un sorriso. Lei gli ha espresso il suo amore nella sua lingua con dedizione e sacrificio, ma Calaf non lo ha riconosciuto.


"Turandot", l'opera di apertura della stagione 2019/2020 allo Staatstheater Darmstadt in Germania, ha il sottotitolo "Abschied von den Helden (Addio agli eroi)". L’interpretazione del regista, Valentin Schwartz, mostra una nuova "Turandot" dove l'eroismo viene spostato verso l’agonia di Calaf e la sua sofferenza interiore. Qui, Calaf è creato come un pittore che desidera Turnadot come se fosse caduto in una fantasia allucinatoria. Il sipario translucido sul palcoscenico del primo atto è un efficace strumento per far distinguere il mondo reale di Calaf dal mondo cinese, che è una fantasia. Proprio dietro il sipario, la combinazione di luci, coro e musica di Puccini crea una convincente scena onirica.


Sul palcoscenico dell'opera Turandot, la scenografia mostra tradizionalmente una splendida rappresentazione del palazzo imperiale cinese. Questa è una grande occasione per offrire al pubblico uno spettacolo straordinario, nonostante i problemi di budget limitato che il teatro sta affrontando. Andrea Coach raffigura sul palcoscenico il Mausoleo di Qin Shi Huang per mostrare simbolicamente il potere assoluto. Inoltre Il palco di Coach mostra che l'illusione non è realistica, cosi come i Guerrieri di Terracotta sono simili agli umani, ma senza vita.

Turandot inizialmente mostrava un'instabilità emotiva, come se fosse in preda all'isteria, e avesse paura della luce, rivela poi il suo intenso carisma, ad ogni risposta corretta fornita da Calaf. E intanto prosegue il sacrificio di Liu. La donna sceglie infatti di togliersi la vita usando un pugnale che si trova di fronte a lei per salvare Calaf che non capiva il linguaggio dell'amore di Liu. Dopo la sua fatidica scelta; la pioggia cade mentre il coro canta dolorosamente. Calaf, che non è riuscito a realizzare il suo sogno di essere un eroe, esce dal palcoscenico sotto la pioggia, portando l'opera  a conclusione.


A causa della scomparsa di Puccini, la scena della morte di Liu fu l'ultima che il compositore potè completare. Secondo a un famoso aneddoto, il direttore d'orchestra Toscanini, che era amico intimo di Puccini, lasciò il podio dopo aver diretto l'ultima scena scritta da lui durante la première di Turandot alla Scala. La parte finale che conosciamo è stata scritta da altri compositori sulla base delle bozze di Puccini. Per questo motivo, molti critici hanno detto che la musica e la narrazione non erano scorrevoli.


A Darmstadt è stata usata solo la composizione di Puccini, mostrando cosi  l’effettiva intenzione del regista. Anche se Calaf ha lasciato il palco senza una fanfara a lieto fine, l’opera ha suscitato nel pubblico profonda emozione. L'orchestra, diretta da Giuseppe Finch, ha rappresentato in modo preciso e drammatico la musica di Puccini. Aldo di Toro, che ha cantato il ruolo di Calaf, paradossalmente è diventato l'eroe di questo spettacolo con la sua eccellente performance, nonostante il suo personaggio non sia riuscito a diventare un vero eroe nell’opera. Si sottolinea con molto piacere che diversi cantanti coreani hanno partecipato alla produzione: Sujin Moon nel ruolo di Turandot, ha travolto il pubblico con il suo carisma; e Johannes Seokhoon Moon (Timur), e David Lee (Pang) dello Staatstheater Darmstadt hanno lasciato il pubblico in cerca della loro prossima produzione. Invece, questa Produzione di Turandot sarà in programma fino a febbraio del prossimo anno.


https://www.jinaoh.com/post/addio-agli-eroi-l-opera-turandot-del-staatstheater-darmstadt


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